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Ricevuta fiscale falsa e retrodatata: come rivelarne la non autenticità dal punto di vista fiscale?


infoman82

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Salve,

vi espongo brevemente la mia situazione. Nel mese di maggio 2009 ho effettuato un intervento chirurgico privatamente presso un chirurgo plastico. Nel mese di giugno 2009, come pattuito con il chirurgo, ho regolarmente pagato la somma (2000 euro) richiestami dal chirurgo per l'intervento, effettuando un bonifico bancario verso il suo conto. Essendo io andato in buona fede, non ho richiesto quietanza per il pagamento da me effettuato né il chirurgo mi ha mai rilasciato ricevuta fiscale per quell'intervento. Preciso che il chirurgo non mi ha richiesto altre somme di denaro dopo aver io effettuato quel pagamento ed ha ritenuto di non avere null'altro a pretendere nei miei confronti.

Nel mese di gennaio 2010, per complicazioni nella mia salute intervenute a seguito di quell'intervento chirurgico, chiedo al chirurgo di inviarmi una copia della cartella clinica relativa all'intervento che mi viene però negata, vedendomi costretto a richiedere tale copia con l'intervento di un avvocato. Dopo qualche settimana, riceviamo una risposta da parte dell'avvocato del chirurgo il quale non ci invia la cartella clinica ma richiede il pagamento da parte mia di un'ulteriore somma di denaro a saldo per prestazioni professionali che il suo chirurgo mi avrebbe fornito e che io non gli avrei pagato. L'avvocato non specifica l'ammontare di tale somma, ma la enuncia genericamente. Faccio nuovamente scrivere dal mio avvocato, chiarendo che io avevo pagato tutto quello che mi era stato richiesto, allegando copia del bonifico da me effettuato, e che il chirurgo da giugno 2009 a gennaio 2010 (data della mia richiesta della cartella clinica) non aveva più avanzato richieste di pagamento nei miei confronti. A seguito di questa nuova lettera del mio avvocato, il chirurgo e il suo avvocato non avanzano più richieste di denaro e riusciamo questa volta ad avere la cartella clinica del mio intervento, e a seguito di visite medico-legali relative al mio stato di salute decido di citare il chirurgo in una causa per risarcimento danni da malasanità. Tale causa venne conclusa in sede di ATP nel mese di giugno 2012.

A giugno 2013, esattamente un anno dopo, mi vedo recapitare a casa una notifica di atto giudiziario civile dove il chirurgo mi cita in tribunale con udienza fissata in dicembre 2013 per richiedere la mia condanna a pagare ulteriori 5000 euro relativi a quell'intervento di giugno 2009. Nell'atto giudiziario che mi è stato notificato, il chirurgo e il suo avvocato si sono ''inventati'' una ricevuta fiscale avente data 8 luglio 2009, numerata (n. 24) e riportante come somma del pagamento dell'intervento la cifra di 7000 euro. In base a tale somma, mi richiedono ulteriori 5000 euro per aver io pagato soltanto 2000 euro con il bonifico effettuato nel giugno 2009.

Tale ricevuta fiscale è palesemente falsa e retrodatata. Innanzitutto, io avevo effettuato il pagamento dell'intervento in data 26 giugno 2009 e il chirurgo non mi rilasciò nessuna ricevuta fiscale in quella data e mai me ne rilasciò una, nemmeno quando a gennaio 2010 mi fece scrivere dal suo avvocato, non specificando nemmeno quale somma gli dovessi. Inoltre, nel bonifico dell'intervento avevo specificato nella causale che il pagamento di 2000 euro era per tutto l'intervento (come lui stesso mi aveva indicato e come lui stesso accettò senza ulteriori richieste) e non solo un ''anticipo'' di 2000 euro come il chirurgo ha dichiarato poi nella notifica dell'atto giudiziario inviatomi. Infine, tale ricevuta fiscale che il chirurgo si è inventata ha data 8 luglio 2009 e non 26 maggio 2009 (data dell'intervento, cioè dell'effettuazione della prestazione professionale da parte sua). Non è illegale, fatturare indicando nella ricevuta fiscale una data successiva a quella dell'effettuazione della prestazione? In tal modo, un comune cliente non sarebbe tutelato da nessuna forma di abuso e qualunque professionista potrebbe ''inventarsi'' successivamente pagamenti inesistenti?

Voglio altresì precisare che io non ho mai visto questa ricevuta fiscale e non so cosa egli ci abbia scritto sopra, ipotizzo che egli per poter giustificare questi ulteriori 5000 euro si sia inventata una qualche prestazione aggiuntiva intervenuta nel periodo che va dal 26 giugno 2009 al 8 luglio 2009, data con cui il chirurgo fattura. Ma poi una fittizia prestazione aggiuntiva pari ad una somma che è più del doppio (5000 euro) rispetto a quella del valore dell'intervento (2000 euro)? E' qualcosa di molto strano. Quello che riesco solo a vedere dalla notifica degli atti giudiziari è la numerazione di questa ricevuta fiscale e la sua data: viene citata tra i documenti forniti in allegato all'atto di citazione (allegati a me non pervenuti per posta) nei miei confronti e riporta la data 08.07.2009 n.24. Bisogna quindi aspettare comunque l'avvio del processo a dicembre 2013 per vedere il contenuto di tale ricevuta fiscale, visionarla materialmente e vedere cosa riporta e come è fatta.

Quello che ora io chiedo a voi, data la palese falsità sia ideologica sia materiale di questa ricevuta fiscale, è:

1) c'è un modo fiscalmente valido per far emergere che quella ricevuta fiscale è falsa? Quello che so con certezza è che è comunque stata fatta dopo gennaio 2010, cioè dopo la mia richiesta di cartella clinica al chirurgo e conseguente risposta del suo avvocato con richiesta di pagamento dapprima generica e poi specifica in sede legale. Potrebbe essere stata fatta ''su misura'' da qualche commercialista connivente con il chirurgo e fatta risultare come una fattura del 2009. Molto probabile che sia stata fatta nel 2013, poco prima di citarmi in tribunale (citazione che è datata giugno 2013). Quale stratagemma fiscale consente ad un commercialista o ad un professionista (un chirurgo) di creare materialmente una ricevuta fiscale nel 2013 ma farla risultare nell'anno fiscale 2009?

2) la ricevuta fiscale oltre ad essere datata è anche numerata, riportando essa il n. 24. E' possibile servendosi di tale numerazione, andare ad indagare i numeri precedenti e successivi per far venir fuori la non autenticità della ricevuta fiscale?I numeri 23 e 25 potrebbero rivelare qualcosa sulla falsità di quella ricevuta fiscale? E se sì che tipo di indagine fiscale fare?

3) la ricevuta fiscale seppur ''inventata'' è stata sicuramente registrata non solo nel registro del chirurgo ma anche nel registro di un qualche altro ente fiscale (Agenzia delle Entrate o altri enti che chiedo a voi, non essendo io esperto in questo campo). E' possibile da un punto di vista fiscale verificare esattamente quando tale ricevuta fiscale ha fatto ingresso nella sede dell'ente fiscale di controllo o nei suoi sistemi informatici? Se tale ricevuta fiscale è stata confezionata ''su misura'' nell'arco 2013 è evidente che sarà entrata nei sistemi dell'Agenzia delle Entrate a partire dal 2013 e non nel 2009, nonostante la data della ''messa in regola'' fittizia riporti il 2009. Questa potrebbe essere una prova fiscale schiacciante per la mia situazione. Come rivelarla? Può il commercialista fare questo tipo di indagini per provare la falsità di quella ricevuta fiscale?

Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta.

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