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  2. Buonasera, l'azienda per cui lavoro riceve campionatura gratuita da clienti soprattutto extra cee. Questi campioni servono per fare dei test su macchinari di packaging che noi produciamo e che vendiamo a questi clienti. Registriamo la bolla doganale per l'importazione e chiudiamo la registrazione come "omaggi". Quale sarebbe la procedura corretta? Dato che questo capita con ogni cliente rischiamo di far salire troppo l'importo degli omaggi nel bilancio. Potreste indicarmi come registrarli correttamente? Grazie.
  3. Salve, mi è scaduto un contratto di lavoro a chiamata senza obbligo di risposta il 31/10/22 e, quindi, sarei ancora in tempo entro i 68 gioni per fare richiesta della NASPI, volevo capire se potevo riceverla nonostante ho un altro contratto a chiamata in essere, in scadenza al 28/02/23, con un reddito previsto netto di 450/500 euro mensili, che sarebbero per il 2023 di 1000 circa. Se sì, dove devo inserire l’importo previsto durante la domanda NASPI su Lavoro occasionale (ritenuta acconto) o lavoro subordinato? E nel caso quest’ultimo contratto di lavoro venisse rinnovato, dovrei e come comunicare il nuovo reddito previsto escludendo che mi venga rimossa. Grazie per le delucidazioni.
  4. Buongiorno, vorrei avere, qualora possibile, qualche chiarimento sulla questione del praticantato per commercialista. Ho ricevuto un’opportunità di lavoro presso uno studio di commercialisti, che coincide con il mio interesse ad ottenere l’abilitazione a Dott. Commercialista. Innanzitutto dovrò completare, un tirocinio di 18 mesi per sostenere l’esame di abilitazione. Leggendo in vari siti, il tirocinio può assumere la “forma” dell’apprendistato. Mi potreste confermare quest’ultimo aspetto? Dunque se dovessi iniziare un percorso di tirocinio/apprendistato, dovrò subito iscrivermi all’albo dei praticanti commercialisti? Vi ringrazio per la risposta e vi auguro una buona giornata,
  5. Salve, ho letto che l'imposta di bollo sui conti corrente e/o libretti postali va pagata su ciascun conto/libretto se la giacenza media di tutti i conti/libretti messi assieme supera i 5000 euro. Vorrei però capire nel mio caso cosa succede. Io ho un conto corrente bancario con saldo decisamente alto, diciamo di 100.000 euro Ho anche aperto un libretto postale smart sul quale a breve verserò una cifra di 30.000 euro ma che dopo qualche giorno utilizzerò integralmente per acquistare dei buoni fruttiferi postali. A quel punto io avrò in totale un c/c da 70.000 euro e un libretto postale a 0 euro. Lo Stato quindi se ho ben capito dovrebbe prendermi i bolli di 34,20 euro sia sul conto che sul libretto? Ma il libretto avrebbe zero euro sopra e quindi andrebbe in rosso? Grazie mille
  6. Buongiorno, vorrei da subito chiarire che non sono un esperto o un commercialista ma ho un forte bisogno di avere dei chiarimenti per quanto riguarda l'addebitare l'iva o meno nelle diverse casistiche. Al momento possiedo un ecommerce che vende siti web e vps e altri servizi telematici. Si tratterebbe di un impresa individuale con regime ordinario e obbligo di fatturazione elettronica. Possiedo un sito web dal quale i clienti (privati e non, partite ive e non) fanno acquisti dall'italia, EU e fuori EU. Per quanto riguarda la fatturazione elettronica mi appoggio a un sistema integrato "nel mio sito" che genera gli XML da poi caricare su Aruba affinché poi vengano mandati allo SDI. Tuttavia ho sto riscontrando alcuni problemi e insicurezze per quanto riguarda l'addebito di IVA. Mi è stato riferito dal mio commercialista che la norma di riferimento è l’art 7 ter del DPR 633/1972 (legge iva italiana) che prevede al comma 1 lettera b) che nelle prestazioni di servizi si applica l’IVA italiana quando le prestazioni sono rese a committenti (clienti) non soggetti passivi (privati) da soggetti passivi stabiliti in Italia (il mio caso). L’attività che svolgo è una prestazione di servizi elettronici (e-commerce diretto) e quindi la regola è che si applica l’IVA italiana alle prestazioni rese ad un privato. Poi per le prestazioni rese ad un privato comunitario, si applica il sistema OSS che è un regime particolare che non vale per le prestazioni rese ad un privato extra UE per le quali vale la regola generale. Quindi ai privati extra UE si addebita l’Iva italiana Per i sevizi elettronici come il mio, fino al 2015 c’era una deroga alla regola generale posta dall’art. 7 septies lettera i) del DPR 633/1972 che prevedeva effettivamente che per le prestazioni rese ad un privato extra comunitario NON dovesse essere addebitata l’IVA italiana. Ma nel 2015 la lettera i) dell’art. 7 septies è stato soppressa quindi si torna ad applicare la regola generale cioè si addebita l’iva italiana. Tuttavia cio' che mi è stato riferito dal mio commercialista e suo collega è in avversità con cio' che affermano gli "sviluppatori" del sistema integrato (citato in precedenza) che affermano che: "il tua (mio) caso è regolamentato dall'art. 1 della direttiva UE 2017/2455 e l'art. 7 del regolamento UE 282/2011: normativa comunitaria, di rango superiore al DPR che citi. Se hai qualche dubbio in merito, fai un interpello all'ADE, sottoponendogli il problema... ma ti risponderanno sicuramente che nel tuo specifico caso si applica la normativa comunitaria. Per inciso: se non fosse così, sarebbe un bordello, perchè un'azienda italiana si troverebbe a dover addebitare l'IVA italiana ad un cliente (p.es.) canadese, mentre per lo stesso servizio un'azienda tedesca, francese, olandese ecc. non addebiterebbero alcuna IVA... e ciò sarebbe in contrasto con l'armonizzazione della concorrenza in Europa" Vorrei quindi avere un po' di chiarezza sull'argomento se è possibile. Grazie.
  7. Salve a tutti vorrei porvi una domanda... chi ha la partita iva come artigiano può vendere prodotti fatti non da lui? Es: Artigiano del legno... può vendere prodotti di artigianato ma non fatti da lui? mobili, divani, cucine ecc
  8. Ciao a tutti e grazie per il vostro supporto. Vorrei sapere se per una ritenuta per prestazione occasionale di cui mi è stata pagata solo un'acconto ( meno della metà dell'importo) bisogna inserirla nel Quadro D della dichiarazione, e se si come farlo? Grazie
  9. Salve, Ho un srls da qualche anno, le tasse e le imposte non mi permettono più di tenerla aperta ed ho deciso di chiuderla, anche perchè ho finito la liquidità, da gennaio ho stoppato le vendite e chiusi i conti correnti e tutti i contratti, ma il commercialista ancora non chiude la società, lui dice che c'è bisogno di tempo, e la normale procedura dura tanto, io però non ne sono convinto poichè sono passati già 4 mesi e probabilmente passerà anche il 5°. Ci vuole così tanto a chiudere una società? posso solo aspettare? Intanto continuano ad arrivare le richieste inps ed io ho finito i soldi. Grazie in anticipo.
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