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Assistenza tecnica TLC


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Salve,

sono in procinto di avviare un'attività di assistenza tecnica, come autonomo, se così si può dire.

La domanda che più mi affligge, e che non ho trovato adeguata risposta sul Vs sito, è la seguente:

Il guadagno!

Cioè, mi spiego;

faccio questo mestiere da più di 24 anni ( sono un tecnico di assistenza su centrali telefoniche da sempre come dipendente di varie società, con un mio portafoglio di circa 400 - 450 clienti ) . L'azienda dove lavoro ci ha messo in cassa integrazione fino a settembre, con probabile licenziamento.

Ho pensato ad una soluzione: mi metto in proprio e offro assistenza tecnica ai miei clienti. Di media ho circa dai 5-7 interventi alla settimana. Attualmente l'azienda fattura per ogni mio intervento 100€ più iva. Una buona parte di clienti hanno un contratto di assistenza, che pagano all'inizio dell'anno ( per un ammontare di circa 20.000€ ).

Ora se sommiamo queste cifre:

5 interventi alla settimana = 5 * 80€ ( devo essere leggermente più basso per essere più appetibile ) = 400€ per 4 settimane = 1.600€

Ipotizziamo che riesco a fare circa 100 contratti con di media 200€ cadauno = 20.000€

Sommando 19.200€ ( 1.600€ al mese per 12 mesi ) + 20.000€ = raggiungo all’anno 39.000€.

Preciso che per il mio tipo di lavoro non ho bisogno di un ufficio, ma devo metter in conto l’utilizzi di un’auto, un cellulare con contratto, l’acquisto di un PC e qualche attrezzino .

Di questi 39.000€, quanto mi resta realmente in tasca per poter vivere? ( pagare il mutuo della casa, bollette luce, acqua, gas, rette dei figlie ecc. )

Attualmente ho uno stipendio di circa 1.300€ - che in realtà è da mesi che non c’e l’ho più in quanto l’azienda è in crisi da più di un’anno -

Potrebbe stare in piedi un discorso del genere utilizzando la tassazione a regime minimo?

Inoltre non riesco a capire la famosa frase “ tanto scarico l’iva “; cosa vuol dire:

faccio un esempio pratico: una volta aperta la P.IVA, vado ad acquistare il pc per la mia attività. Pago 1.300€ + iva ( quindi strisciata con bancomat 1.573€ ).

Dove ci sta il trucco ?

Vi ringrazio per la risposta!

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Buongiorno,

per quanto concerne il regime per i contribuente minimi ha un limite annuo di euro 30.000 da rapportare al mese di apertura.

Per il primo annuo se il suo fatturato si aggira sotto i 45.000 (ipotizzando l'apertura a gennaio) potrebbe comunque rientrarci.

In questo regime dovrebbe considerare che pagherebbe un'imposta sostitutiva pari al 5% sul reddito (Ricavi - costi - inps) e verserebbe l'inps sul minimale pari a circa 3.200 euro annui.

Nel regime in questione essendo le vendite escluse dall'iva non potrebbe detrarre l'iva sugli acquisti che comunque diventerebbero un costo.

Se invece aprisse la partita iva nel regime ordinario potrebbe detrarsi l'iva e quindi nel suo esempio i 273 euro di iva li andrebbe a detrarre dall'iva sulle vendite del periodo (ad esempio se nel periodo ha emesso 3.000 euro di fattura con 630 euro di iva invece di versare quest'ultimo importo verserebbe (630 - 273)=357 euro. Ovviamente nel regime ordinario invece dell'imposta sostitutiva verserebbe l'irpef a scaglioni e pagherebbe comunque l'inps.

Saluti

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