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Buongiorno,

lavoro presso un'azienda di network marketing e per fortuna quest'anno supererò finalmente il tetto dei cinquemila euro. La società mi ha detto che devo aprire la partita iva non appena avrò superato i 5.000 euro e mi ha parlato del regime per i venditori porta a porta.

Vorrei capire cosa prevede questo regime in termini di pagamenti di imposte e di contributi inps.

E precisamente cosa devo fare.

Grazie a chiunque mi risponderà. :)

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L’art. 1, comma 1, lett. b della legge n. 173 del 17 agosto 2005, definisce l’incaricato alla vendita diretta a domicilio come “colui che, con o senza vincolo di subordinazione, promuove, direttamente o indirettamente, la raccolta di ordinativi di acquisto presso privati consumatori per conto di imprese esercenti la vendita diretta a domicilio”.

Il successivo art. 3, comma 4, della medesima legge qualifica occasionale l’attività resa dall’incaricato, senza vincolo di subordinazione e senza contratto di agenzia, sino al conseguimento di un reddito annuo, derivante da tale attività, non superiore a 5.000 euro.
Ciò significa che diventa necessaria l'apertura della partita iva quando le provvigioni nette superano i cinquemila euro ovvero quando le provvigioni lorde ridotte del 22% a titolo di deduzione forfetaria delle spese di produzione del reddito superano detto limite (esempio provvigioni euro 7.000 - 22% euro 1.540 = euro 5.460 provvigioni nette o reddito netto superiore al limite quindi occorre aprire la partita iva).

Sotto questa soglia pertanto i venditori porta a porta non sono da considerarsi soggetti passivi IVA.

Stessa cosa dicasi ai fini previdenziali, l’art. 44 del Decreto Legge n. 269 del 2003 dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2004 gli incaricati alle vendite dirette a domicilio sono iscritti alla Gestione separata istituita presso l’INPS solo qualora il reddito annuo derivante da detta attività sia superiore ad euro 5.000.
Ai fini fiscali, i venditori porta a porta sono soggetti ad una ritenuta a titolo di imposta pari 23% su 78% delle provvigioni lorde.

Ai fini INPS i venditori porta a porta devono versare 1/3 del 27,72% sul 78% delle provvigioni (ovvero provvigioni totali 10.000 inps a carico venditore pari ad euro 720,7) mentre i restanti 2/3 sono a carico del committente.

Saluti

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Grazie mille.

Vediamo se ho ben capito.

Se incasso 15.000 euro di provvigioni mi vengono trattenute euro 2.691 di ritenuta a titolo di imposta (ovvero 15.000 x 78% x 23% = euro 2.691) e devo versare euro 1.081,08 a titolo di inps.

Di conseguenza il mio guadagno sarà di euro 11.227,92 partendo da un lordo di 15.000.

Saluti

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