slax1975 Posted May 7, 2010 Share Posted May 7, 2010 Buongiorno, Stavo leggendo la Guida Ufficiale per il Regime dei Minimi che ho preso in PDF dal sito dell'Agenzia delle Entrate. Tra le cose che fanno uscire dal regime dei minimi in modo automatico ho letto che in "presenza di un avviso di accertamento divento definitivo" si esce dal regime. Questo accade l'anno successivo rispetto all'accertamento. In parole povere, per un profano come me, se io ricevo una cartella esattoriale (es. per dimenticanza nel pagare il bollo di 1,81 sulle ritenute di acconto), esco dai minimi ed entro nell'ordinario? Glielo chiedo, perchè potrebbe capitare uno sbaglio di natura fiscale non voluto, ma è assurdo che uno passi nell'ordinario e che ci debba rimanere per un minimo di 3 anni, con gli studi di settore, i registri contabili, l'IVA... Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted May 10, 2010 Share Posted May 10, 2010 Il regime dei contribuenti minimi cessa di avere applicazione dall’anno successivo a quello in cui è accertato dall’ufficio in via definitiva il venir meno dei requisiti. Analogamente, il regime cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui l’accertamento è divenuto definitivo, nel caso in cui i ricavi o i compensi accertati eccedano la soglia di 45.000 euro. In tali casi il contribuente è vincolato al regime ordinario per i successivi tre anni. Saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
slax1975 Posted May 10, 2010 Author Share Posted May 10, 2010 Grazie, però forse non mi sono espresso bene io. Io chiedevo solo, poniamo il caso in cui mi arrivi una cartella esattoriale, per la mancanza di pagamento di una tassa o di un importo. Questo tipo di cose può fare uscire dal Regime dei Minimi? Uscendo dal regime dei minimi ed entrando nell'ordinario, Lei ha specificato che poi devo rimanerci vincolato per 3 anni. Questo significa che anche volendo non posso chiudere (cessare) la mia P.IVA? Io non mi posso permettere di entrare nell'ordinario, in quanto non ho il giro di affari per poter sostenere le tasse e tutti i doveri che sono obbligatori per chi entra nell'ordinario. Non so nemmeno a quanto ammontano le tasse per gli studi di settore per un traduttore lavoratore autonomo che lavora con il regime ordinario. Sarebbe così gentile da illustrarmi ciò che a livello pratico può succedere a chi entra nell'ordinario. Grazie in anticipo. Le faccio tutte queste domande in quanto volevo aprire P.IVA ma lavorare quando mi capitava di farlo (non occasionalmente, quindi in modo continuativo, ma non 8 ore per 5 giorni a settimana, per intenderci) in quanto intendevo lavorare part time come dipendente. Il regime dei minimi mi permetterebbe di fare questo, in quanto le tasse si pagano solo su quello eventualmente guadagnato e non su un minimo, che è solo una media statistica nazionale, che può anche non avere alcun riscontro valido nella realtà per il singolo lavoratore. Grazie in anticipo. Diego Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
slax1975 Posted May 13, 2010 Author Share Posted May 13, 2010 Mi potrebbe rispondere, gentilmente? Grazie mille in anticipo Diego Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted October 25, 2010 Share Posted October 25, 2010 Ovviamente l'ufficio dovrebbe accertare il venir meno di uno dei requisiti previsti per i contribuenti minimi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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