slax1975 Posted May 5, 2010 Share Posted May 5, 2010 Sono in procinto di aprire la P.IVA come traduttore, con il regime dei contribuenti minimi e volevo le opinioni delle persone che sono attualmente in questo regime e possibilmente del CommercialistaOnline, per quanto riguarda la convenienza economica e pratica di tale regime e alcune delucidazioni pratiche che sicuramente saprete darmi. A) Per quanto riguarda l'estero, da quello che ho capito, è possibile effettuare traduzioni con dei committenti che risiedono fiscalmente all'interno della comunità europea, ma forse non con quelli al di fuori dall'Europa, tipo USA o India? Per esportazioni di servizi si intendono solo le traduzioni verso paesi extra-europei? Non ho capito bene questo punto. So infatti che bisogna compilare gli elenchi Intrastat per cui immagino che si possa anche offrire i propri servizi verso paesi all'estero, ma non ho capito questo punto interamente e c'è comunque spesso molta confusione anche tra gli esperti del settore. Che cosa si intende per esportazione? Per quanto riguarda i contributi previdenziali INPS (che se non sbaglio sono altissimi e si aggirano intorno al 27,72%) all'interno della gestione separata, l'importo sul quale si calcola il dovuto da versare è quello del ricavo lordo totale prima della detrazione delle spese sostenute (secondo il principio di cassa) o viene calcolato sul netto (ricavi totali lordi - spese = netto)? So che i contributi previdenziali sono interamente deducibili. C) Quando emetterò una fattura so che devo applicare l'imposta di bollo se l'importo lordo supera 77,47 euro. Il bollo viene acquistato da me immagino, ma poi lo devo applicare sulla fattura da inviare al committente oppure la applico sulla fattura che conservo io e posso scannerizzare il documento da inviare al cliente in PDF? D) La ritenuta di acconto che mi viene trattenuta dal committente (se in possesso di P.IVA), equivale al 20% di imposta sostitutiva giusto? Quindi già anticipo l'imposta? E) So che per chi ha la P.IVA c'è il meccanismo degli acconti e dei saldi (giusto?) Come funziona e devo applicarlo anche io con il regime dei minimi o faccio solo la dichiarazione una volta all'anno (entro giugno)? F) Nel caso in cui dovesse andarmi male (poniamo che a titolo d'esempio guadagno 0) l'INPS da versare (gestione separata) sarà 0 giusto visto che 27,72 x 0 = 0 o c'è comunque un minimo da versare? Non avendo io (con i minimi) gli studi di settore, se guadagno 0 (solo a titolo d'esempio) verserò 0 giusto, nel senso che le aliquote (sostitutiva ed INPS) si applicano sul guadagno lordo giusto? Il costo di cessazione attività è zero? Grazie in anticipo! Diego Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted May 6, 2010 Share Posted May 6, 2010 A) Per quanto riguarda l'estero, da quello che ho capito, è possibile effettuare traduzioni con dei committenti che risiedono fiscalmente all'interno della comunità europea, ma forse non con quelli al di fuori dall'Europa, tipo USA o India? Per esportazioni di servizi si intendono solo le traduzioni verso paesi extra-europei? Non ho capito bene questo punto. So infatti che bisognacompilare gli elenchi Intrastat per cui immagino che si possa anche offrire i propri servizi verso paesi all'estero, ma non ho capito questo punto interamente e c'è comunque spesso molta confusione anche tra gli esperti del settore. Che cosa si intende per esportazione? Per esportazioni si intendono le cessioni di beni mobili e/o le prestazioni di servizi a paesi non aderenti all'Uninone Europea, per i quali il cedente non è tenuto ad applicare l'imposta per mancanza del presupposto territoriale.b ) Per quanto riguarda i contributi previdenziali INPS (che se non sbaglio sono altissimi e si aggirano intorno al 27,72%) all'interno della gestione separata, l'importo sul quale si calcola il dovuto da versare è quello del ricavo lordo totale prima della detrazione delle spese sostenute (secondo il principio di cassa) o viene calcolato sul netto (ricavi totali lordi - spese = netto)? So che i contributi previdenziali sono interamente deducibili. L'aliquota da versare alla gestione separata è pari al 26,72% ed è applicata sulla differnza tra ricavi e costi ovvero l'utile.C) Quando emetterò una fattura so che devo applicare l'imposta di bollo se l'importo lordo supera 77,47 euro. Il bollo viene acquistato da me immagino, ma poi lo devo applicare sulla fattura da inviare al committente oppure la applico sulla fattura che conservo io e possoscannerizzare il documento da inviare al cliente in PDF? Al cliente deve inviare l'originale con la marca apposta ed eventuarlmente addebitargli l'importo del bollo in fattura.D)La ritenuta di acconto che mi viene trattenuta dal committente (se in possesso di P.IVA), equivale al 20% di imposta sostitutiva giusto? Quindi già anticipo l'imposta? Si infatti ed in sede di dichiarazione provvede ad effettuare il conguaglio.E) So che per chi ha la P.IVA c'è il meccanismo degli acconti e dei saldi (giusto?)Come funziona e devo applicarlo anche io con il regime dei minimi o faccio solo la dichiarazione una volta all'anno (entro giugno)? I contribuenti minimi sono tenuti a compilare la dichiarazione dei redditi a giugno.F) Nel caso in cui dovesse andarmi male (poniamo che a titolo d'esempio guadagno 0) l'INPS da versare (gestione separata) sarà 0 giusto visto che 27,72 x 0 = 0 o c'è comunque un minimo da versare? Non avendo io (con i minimi) gli studi di settore, se guadagno 0 (solo a titolo d'esempio) verserò 0 giusto, nel senso che le aliquote (sostitutiva ed INPS) si applicano sul guadagno lordo giusto? Il costo di cessazione attività è zero? Certo in quanto non è tenuto a versare i contribuiti sul minimale come i commercianti ma solo sul reddito conseguito.Saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
slax1975 Posted May 6, 2010 Author Share Posted May 6, 2010 Grazie mille! È stato molto gentile ed esauriente! Le auguro una buona giornata!!! Diego Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
P4ol0 Posted June 24, 2013 Share Posted June 24, 2013 Certo in quanto non è tenuto a versare i contribuiti sul minimale come i commercianti ma solo sul reddito conseguito. Saluti Salve, vorrei chiedere una conferma su questa affermazione. Il calcolo dei contributi INPS viene quindi fatto solo sul fatturato? Se sono intestatario di un'abitazione non cambia nulla anche se va ad aumentarmi il reddito? Ad esempio se il mio reddito attuale è 1000 per via dell'abitazione, apro ora la partita iva con il regime dei minimi e non fatturo niente per un anno, i contributi da versare sono pari a zero? Se invece ho reddito 1000 e in più ho fatturato 100, pago il 26% sui 100 o sui 1000+100=1100? Grazie anticipatamente, sono intenzionato ad aprire la partita iva ma non posso permettermi di farmi pagare i contributi dalla mia famiglia...è un periodaccio! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted June 25, 2013 Share Posted June 25, 2013 l'inps viene versata sul reddito o utile (Ricavi - costi) e non sul fatturato derivante dall'attività professionale. Quindi, nel suo esempio, verserebbe su 100 - i costi. Saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
valentina88 Posted April 4, 2014 Share Posted April 4, 2014 salve a tutti. da circa 2 anni lavoro come dipendente in un centro estetico. da qualche giorno sono venuta a conoscenza di questo Regime dei minimi, vorrei sapere se io potrei accedervi dato il mio lavoro dipendente presso un altro istituto. dovrei licenziarmi? farmi licenziare? e quali sono i requisiti che deve avere il locale da affittare in caso la cosa fosse possibile? ANTICIPATAMENTE VI RINGRAZIO E ASPETTO NOTIZIE Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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