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regime partita iva


grazia

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salve, mi sono appena iscritta, avrei bisogno di un consiglio/parere (abbastanza ugente!).

Lavoro in una società di consulenza, con partita IVA aperta a luglio 2007 (tipo attività:74145-pubbliche relazioni). La società ha dato la possibilità di avvalersi del commercialista aziendale il quale ha provveduto ad aprirmi la partita Iva: ho l'onere dell'Iva trimestrale, INPS al 23,50% e tasse varie.

Ieri il commercialista mi ha comunicato che c'è la possibilità di passare al nuovo regime contabile dei contribuenti minimi, previsto dalla finanziaria del 2008; mi ha detto che c'è una riduzione dell'imposta IRPEF (aliquota 20%), eliminazione di addizionale regionale e comunale e eliminazione di IRAP. Non dovrei più addebitare l'Iva sulle fatture di vendita e non avrò alcuna detrazione Iva dagli acquisti da me effettuati, ma diventano "costo" e quindi detratti a maggio nella dichiarazione dei redditi (perdonate il mio linguaggio molto poco tecnico, ma non è materia mia).

Navigando per il web mi sono accorta che si parla spessissimo di un regime fiscale agevolato previsto dall'art.13 L.388/00, con IRPEF al 10% e Iva annuale anziché trimestrale. Questo regime mi sembra effettivamente conveniente.

La mia domanda è: mi conviene passare al regime previsto dalla Finanziaria 2008, rimanere come sono oppure, se possibile, passare al regime fiscale agevolato previsto dalla finanziaria 2001 ??

Il mio reddito è molto basso, considerato che non arriverò a fatturare €15.000 in un anno (luglio 2007/luglio2008).

Attendo con ansia vostre risposte. Grazie mille!

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Salve,

benvenuta nel forum.

Per l'adozione del nuovo regime per le attività produttive ex art. 13 L. 388/2000 occorre che l'attività da esercitare non deve costituire il proseguimento di un'altra attività svolta precedentemente anche in forma di lavoro dipendente o autonomo.

Di conseguenza nel suo caso potrebbe essere adottato solo il regime per i contribuenti minimi introdotto dalla finanziaria 2008.

La convenienza va valutata caso per caso considerando anche l'entità dell'IVA sugli acquisti e degli oneri deducibili e detraibili che non potrebbe più scaricare.

Saluti

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"La convenienza va valutata caso per caso considerando anche l'entità dell'IVA sugli acquisti e degli oneri deducibili e detraibili che non potrebbe più scaricare".

Saluti

Grazie per la risposta immediata! Può farmi un esempio di oneri deducibili e detraibili? nel caso in cui adottassi il regime agevolato non potrei più scaricarle delle tasse, mentre se rimanessi col regime normale potrei farlo, giusto?

A presto

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Salve,

esattamente, con il regime agevolato perde le deduzioni e detrazioni IRPEF.

Le riporto di seguito alcuni esempi di oneri detraibili e deducibili.

DETRAZIONI D'IMPOSTA DEL 19%

  • SPESE SANITARIE;
  • SPESE SANITARIE PER ASSISTENZA SPECIFICA E PER PARTICOLARI TIPOLOGIE;
  • INTERESSI PASSIVI SU MUTUI;
  • DETRAZIONI A FAVORE DEI DIVERSAMENTE ABILI;
  • ALTRE SPESE (Premi assicurativi, spese di istruzione, spese di frequenza per asili nido, spese veterinarie, erogazioni liberali alle Onlus, etc).

SPESE DEDUCIBILI

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI;

ONERI CONTRIBUTIVI PER GLI ADDETTI AI SERVIZI DOMESTICI E FAMILIARI;

ALTRI ONERI DEDUCIBILI (Assegni periodici corrisposti al coniuge, spese sostenute dai genitori adottivi, etc.).

Saluti

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