VyTheOwl Posted January 6, 2008 Share Posted January 6, 2008 Buongiorno Ringrazio i gestori dell'opportunità offerta da questo forum, e ne approfitto per fare qualche domanda... che, temo, dimostrerà molta approssimazione ed ignoranza in materia. Ho 29 anni, sto per laurearmi in Psicologia, ho competenze professionali nel campo dell'informatica/web e della multimedialità; ho deciso di lavorare in modo autonomo (come mia unica attività professionale), e di offrire i seguenti servizi: Progettazione e realizzazione di websites, consulenza e progettazione di campagne di comunicazione online e offline, progettazione, realizzazione e redazione del materiale multimediale connesso alle attività di pubblicazione sul web (video/fotografia/grafica). I miei dubbi riguardano: 1) Posso effettivamente svolgere queste attività come libero professionista? (evitare il fisso INPS è per me essenziale. Mi sono informato per quanto riguarda le attività di fotografia/grafica e parrebbe di si: se volessi avere un negozio da fotografo, vendere oggetti e stampe, dovrei essere artigiano - ma come semplice realizzatore di servizi fotografici/reportages/elaborazioni grafiche posso lavorare come libero professionista - Fonte: associazione nazionale fotografi professionisti) 2) Come faccio ad iniziare? Devo aprire una partita IVA? (dal nuovo regime per contribuenti minimi che vige dal 2008 parrebbe di no) Devo iscrivermi alla camera di commercio? Con quali modalità? E quali spese? Come faccio per l'INPS - e come calcolo i contributi da versare? Capisco che molte di queste cose possano sembrare ovvie... ma per uno che proviene da una famiglia di lavoratori dipendenti, e che non se ne è mai occupato, non sono ovvie affatto... e rappresentano un ostacolo ostico ed ansiogeno. Grazie per la cortese attenzione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted January 6, 2008 Share Posted January 6, 2008 Salve, benvenuto nel forum. La sua attività, in base a quanto scrive, potrebbe essere configuarata come attività professionale e pertanto non soggetta ad iscrizione presso la Camera di Commercio. Per quanto riguarda l'applicazione del regime per i contribuenti minimi introdotto dalla finanziaria 2008, non sembrerebbe ancora chiaro se è necessario oppure no aprire la partita IVA; infatti, secondo la circolare 73 E dell'Agenzia delle Entrate "i contribuenti che iniziano un’attività d’impresa, arte o professione e presumono di rispettare i requisiti previsti per l’applicazione del regime in esame, devono comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività da presentare ai sensi dell’art. 35 del DPR 633/72 (modello AA9 - dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA)" Invece secondo le dichiarazioni del vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco ...«La riforma consente di non avere partita Iva, registri e contabilità e rappresenta una svolta verso un sistema più semplificato»..... Di conseguenza occorre ancora attendere ulteriori indicazioni in merito. Inoltre dovrebbe iscriversi alla gestione separata INPS. Infine, l'importo dei contributi da versare per gli iscritti alla gestione separata è pari al 23,50% del reddito imponibile ai fini irpef e si versa tramite modello f24 con il meccanismo degli acconti e saldi, negli stessi termini previsti per i versamenti Irpef, ed è a completo carico del professionista. Saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
VyTheOwl Posted January 7, 2008 Author Share Posted January 7, 2008 Grazie per la cortese risposta; Ho ulteriori dubbi, questa volta soprattutto in merito alla parte "pensioni": Come libero professionista iscritto alla Gestione Separata, sarei soggetto comunque ad un minimo annuo? Cos'è questo meccanismo acconti-saldi? Ovvero: mi è chiaro che l'Artigiano, anche in assenza di reddito, deve versare contributi con rateizzazione trimestrale per un minimo di circa 2400 euro l'anno. Il libero professionista se - per una qualsiasi ragione - si trova a non avere reddito, deve comunque qualcosa all'INPS? In che misura? Con quali modalità? P.s. tacciato d'idiozia in altra sede per aver espresso il dubbio che la partita IVA possa non essere necessaria. Non discuto l'improbabilità dell'evenienza; tuttavia, il fatto che questa strana ipotesi sia stata espressa come dato di fatto dal viceministro dell'Economia (come da Lei citato), immagino autorizzi la Sua cautela in materia ed i miei dubbi! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted January 7, 2008 Share Posted January 7, 2008 Salve, l'iscrizione alla gestione separata comporta il versamento dei contributi sulla base del reddito imponibile ai fini IRPEF. Di conseguenza, in assenza di reddito non è dovuto alcunchè diversamente da quanto avviene per gli artigiani che sono comunque soggetti al versamento dei contributi sul minimale. Il contributo viene pagato con il meccanismo degli acconti e saldi, negli stessi termini previsti per i versamenti Irpef, ed è a completo carico del professionista. Il saldo viene corrisposto entro il 16 giugno dell'anno successivo ovvero entro il 16 luglio con maggiorazione 0,40%. L’acconto, pari al 98% dell'imposta dovuta per l'anno precedente, è l'importo che il contribuente è tenuto a versare come anticipo dei contributi versati per l'anno in corso se dalla dichiarazione dell'anno precedente risulta un debito superiore a 52 euro. In questo caso, il contribuente deve provvedere al versamento della somma dovuta: in unica soluzione (entro il mese di novembre) se l'importo dovuto è inferiore a euro 257,52; in due rate (40 % la prima, da versare entro il termine previsto per il saldo dell'imposta relativa all'anno precedente; 60% la seconda, da versare entro il mese di novembre) se l'importo dovuto è pari o superiore a euro 257,52. Se il debito che risulta dalla dichiarazione relativa all'anno precedente non è superiore a euro 52 non è dovuto alcun acconto. Saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
G.Luca Posted February 11, 2010 Share Posted February 11, 2010 Salve vorrei aprire la partita Iva come fotografo ma in qualita' di libero professionista e non come artigiano anche perchè non posseggo studio e in piu' faro' fotografia ad eventi dando solo le foto . posseggo oltre l'attrezzatura da fotografo anche un pc e programmi per post produzione. da tempo sto frugando su internet per chiarimenti , leggo molti forum ma nessuno finora mi ha schiarito le idee questo mi sembra il sito piu' adatto a far si che io faccia un po' di chiarezza... riassumo in breve quello che ho in mente di fare io dovrei aprire una partita iva come libero professionista la partita iva dovra' essere come contribuente minimi in quanto in un anno non penso di guadagnare piu' di 30000 euro anzi se ne guadagno 5000 per me sono anche tanti questo è un secondo lavoro essendo dipendente di una azienda e quindi pago gia i contributi INPS le mie domande sono: 1) come libero professionista se , faccio esempio, nel 2010 non guadagno nulla , quanto dovro' sborsare nel 2011 di ritenute IRPEF ??(mi pare ZERO). 2) gia avendo l'INPS con la mia attuale azienda devo pagarla anche con questo lavoro? e se si a QUANTO ammonta la spesa ANNUALE anche non guadagnando nulla?(INPS gestione separata mi pare) 3) l' iscrizione INAIL va fatta anche non avendo a disposizione attrezzature elettriche? e ultima ultimissima cosa potro' farmi pubblicita' con mio nome ?? spero di essere stato chiaro visto che io ho un bel po' di confusione grazie per l'attenzione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ilcommercialistaonline Posted February 11, 2010 Share Posted February 11, 2010 Salve, 1) come libero professionista se , faccio esempio, nel 2010 non guadagno nulla , quanto dovro' sborsare nel 2011 di ritenute IRPEF ??(mi pare ZERO). L'IRPEF si versa sul reddito di conseguenza se si consegue un utile non si versa. 2) gia avendo l'INPS con la mia attuale azienda devo pagarla anche con questo lavoro? e se si a QUANTO ammonta la spesa ANNUALE anche non guadagnando nulla?(INPS gestione separata mi pare) Questo dipende dal comportamento della sede INPS competente in quanto alcune sedi pretendono comunque l'iscrizione altre no. 3) l' iscrizione INAIL va fatta anche non avendo a disposizione attrezzature elettriche? L'iscrizione INAIL va fatta se si iscrive come artigiano altrimenti come libero professionista no. Saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
G.Luca Posted February 11, 2010 Share Posted February 11, 2010 La ringrazio enormemente per la delucidazione cordiali saluti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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